Tempo di sport invernali alla Casa Gialla. E finalmente, perché tra la poca neve e le influenze, quest’anno siamo arrivati quasi a fine gennaio senza mettere gli sci ai piedi.
In realtà, il problema delle scarse precipitazioni è concreto, e ci impedisce di dedicarci al caro vecchio sci da discesa. Dobbiamo ingegnarci e fare di necessità virtù: questo sabato freddo e scintillante è la giornata perfetta per cimentarci nello sci di fondo.
In zona, la pista di sci di fondo più vicina è quella di Santa Maria Maggiore. Detto fatto: alle 9.30 partiamo dalla Casa Gialla alla volta della Val Vigezzo. Come già in occasione della gita ai Mercatini di Natale, raggiungiamo Santa Maria Maggiore in poco più di un’ora attraversando la Val Cannobina, deserta ghiacciata e affascinante come sempre.
Percorriamo il paese seguendo i cartelli che indicano gli impianti sportivi. Superato il centro, svoltiamo a sinistra in una stradina fiancheggiata da stupendi alberi ghiacciati. Accidenti, sono quasi le 11 del mattino e del sole non c’è ancora nessuna traccia… cominciamo a temere che avremo parecchio freddo. Ad ogni modo, raggiunto un primo ampio parcheggio (dove Latti vorrebbe lanciarsi in grandi evoluzioni sul ghiaccio, che ovviamente gli impedisco), giriamo a destra in una strada ancora più stretta,e anche piuttosto dissestata. Questione di pochi metri e vediamo davanti a noi la pista.
La discesa dalla macchina non è un bel momento: a 10 gradi sotto zero, ci viene il pensiero che forse stavolta facevamo meglio a restarcene al calduccio della Casa Gialla. Per fortuna, troviamo rifugio al Centro Fondo Valvigezzo, dove noleggiamo l’attrezzatura (12 € a testa sci + scarponi + accesso alla pista per mezza giornata; davvero niente rispetto allo sci da discesa!). L’ambiente del Centro è simpatico e accogliente, tutti si conoscono e guardano insieme le gare di sci in tv.
Dal momento che è la nostra prima volta con lo sci nordico, abbiamo prenotato una lezione di un’ora con un maestro (25 € l’individuale + 3 € per ogni persona in più). Meno male, perché sulle prime non sappiamo neanche come si agganciano gli sci.
A dir la verità, poi, in pochi minuti prendiamo confidenza con la tecnica classica, detta anche passo alternato. Per chi è minimamente abituato a sciare, mettersi in grado di procedere non è davvero niente di speciale. Altra cosa è prendere velocità. E altra ancora non schiantarsi boccheggiando a bordo pista dopo duecento metri. In questo, devo dire che Latti – ben più allenato di me – ha avuto molte meno difficoltà: solo alla fine della nostra sessione ha lamentato un leggero affaticamento. Io, invece, a metà del primo giro di pista, ho cominciato ad aver male alle braccia… inutile dire che dopo un’ora di lezione la situazione non era migliorata.
Al di là della fatica fisica – per la quale mi assumo le mie responsabilità – però, l’esperienza è davvero bella: contatto con la natura, niente affollamento, e la sensazione di fare un tipo di movimento sano, che fa bene.
Latti, poi, si è davvero entusiasmato e progetta di andare alla scoperta di tutti i centri fondo dal Biellese alle Alpi Lepontine. Che in effetti sono parecchi: sempre restando in zona Santa Maria Maggiore, c’è la pista della Val Loana; in Val Formazza, ci sono quelle di San Michele e di Riale; quella dell’Alpe Devero, Antronapiana in Valle Antrona; Macugnaga e Ceppo Morelli in Valle Anzasca; Riva Valdobbia - Alagna e Carcoforo in Valsesia e infine Bielmonte in Valle Cervo.
Quanto a me, vediamo come vanno i miei muscoli nei prossimi giorni :)
Giulia - Team della Casa Gialla
La meta del mio giro in bici di oggi è Monterosso, un giro che amo molto anche perchè ci si può andare tutto l'anno: in inverno la strada è illuminata dal sole tutta la mattina; d'estate l'ombra degli alberi garantisce pomeriggi freschi e piacevoli.
Monterosso è la montagnetta che sorge alle spalle di Pallanza e, proprio per questa collocazione urbana, è una delle salite storiche tra i ciclisti locali. Sulla cima del Monterosso c'è anche un grazioso agriturismo con parco e ristorante, che purtroppo, arrivando sempre sudato e vestito da ciclista, non ho mai provato.
Oggi ci mettiamo in sella alla volta dell'impegnativa salita all'Alpe Segletta, dove è transitato il Giro d'Italia nel 1993.
Al di là delle difficoltà, il fascino di questa salita è dato dalla mutabilità del paesaggio: dopo aver percorso la selvaggia Valle Intragna, l'ambiente si fa via via più rilassante sino a sfociare sullo splendido pianoro della Segletta, dove il panorama sull'alto Verbano diventa magnifico ed esaltante.
Dalla Casa Gialla scendiamo fino alla SS34 del Lago Maggiore in direzione Verbania. Alla prima rotonda di Intra giriamo a destra verso Trobaso. Alla chiesa di Trobaso giriamo ancora a destra in direzione Miazzina e Cambiasca. Superiamo Cambiasca e imbocchiamo la Valle Intrasca.
I primi chilometri sono in falsopiano. Attraversiamo un fondovalle molto suggestivo d'autunno e piacevolmente fresco d'estate. Al bivio per Scareno, giriamo a destra in direzione Aurano.
Oggi gita ai mercatini di Natale di Santa Maria Maggiore, a caccia di freddo e spirito natalizio. Tra i tanti mercatini del Lago Maggiore in programma nei giorni dell’Immacolata, per quest’anno, abbiamo deciso di andare sul sicuro e di fare una puntatina in Val Vigezzo.
Anche sul Lago Maggiore è tempo di mercatini di Natale.
Oltre che occasione di shopping e svago, i numerosi appuntamenti natalizi dicembrini sono un modo interessante e originale di andare alla scoperta di qualche scorcio inedito del territorio del Lago Maggiore. Ecco allora una selezione mirata dei più interessanti (e facilmente raggiungibili dalla Casa Gialla) mercatini di Natale sul Lago Maggiore.
Uno dei giri in bici più avventurosi ed emozionanti che si possono fare partendo dalla Casa Gialla è quello che ha come destinazione la Val Loana, bellissima vallata che costeggia il Parco Nazionale della Val Grande.
Mi sveglio presto, perché la strada che mi aspetta è tanta. Mi metto in viaggio sulla SS34 del Lago Maggiore in direzione nord per circa 11 km. Arrivato a Cannobio, prendo la strada a sinistra che mi introduce nella Val Cannobina, l’ideale per una gita in solitaria. In effetti, per me, la Val Cannobina ha un fascino misterioso: è ombrosa, immersa nei boschi, non gode di una vista sublime, eppure pedalare per queste strade è un’esperienza piacevole, che ti viene voglia di ripetere.
“Perché uno dovrebbe fare una gita in Val Cannobina?”
L’ho chiesto l’altro giorno a mio fratello, mentre pensavo a come cominciare questo post.
“Perché è umida.” Mi ha risposto lui, serio.
Ovviamente non era l’aggettivo giusto, ma ho capito il concetto.
Sant'Agata è una frazione del comune di Cannobio che sorge sul fronte orientale del Monte Giove. La posizione sopraelevata e la vista di cui si gode dal paese le valsero il soprannome di “balcone del Lago Maggiore”. Oltre ad essere il punto di partenza per diverse escursioni alla scoperta dei dintorni (non solo il Monte Giove, ma anche Faierone e Limidario), Sant’Agata è la meta ideale per un giro in bici anche quando fa freddo, perché il percorso è breve e quasi sempre al sole. Unico accorgimento: per evitare di fare la discesa all’ombra, conviene partire abbastanza presto. Per me non è un problema, perché tra la Casa Gialla e Sant’Agata ci sono appena 15 km.
Per combattere la tristezza e la noia di questo weekend di pioggia, cosa c’è di meglio di programmare una gita in montagna per quando il tempo sarà più clemente?
Il pensiero vola subito all'estate scorsa, all'escursione - almeno per me, che ne ho potute fare poche - più bella della stagione. Dopo tanti anni, siamo tornati a camminare in Valle Antrona.
Oggi sono da solo. Andrò all'Alpe Colle, la salita più importante del Verbano. Non mi aspettano pendenze impossibili, ma 11 Km di salita sempre tra il 9 e il 10%.
A Colle è passato il Giro d'Italia in una bellissima tappa dell'edizione 2015. Per darmi un po' d'importanza, il profilo della salita è quello fornito dal sito della Gazzetta dello Sport.
Vogogna è uno di quei posti che non ti aspetti. Questo silenzioso borgo di pietra grigia, all’ombra delle montagne ossolane e al riparo dai circuiti turistici più frequentati, è una sorpresa medievale a pochi chilometri dalle sponde del Lago Maggiore.
Parte del suo territorio è compresa nel Parco Nazionale della Val Grande, che ha qui la sua sede ufficiale. E forse il segreto del fascino di Vogogna risiede proprio nella presenza vicinissima della riserva naturale più selvaggia delle Alpi e d’Italia, la montagna che respira poco oltre i vicoli ciottolati, all’ombra del suggestivo castello visconteo.
La meta del nostro giro di oggi è l'Alpe Ompio, storica salita del Verbano all'interno del Parco Nazionale Val Grande.
Al mattino quello che ci accoglie è un sole senza nuvole, che promette una calda giornata di metà autunno. L'ideale per un giro in bici.
Partenza dalla Casa Gialla alle 9 in punto. Un centinaio di metri in discesa e siamo già sulla SS34 del Lago Maggiore, che imbocchiamo in direzione Verbania. Dopo 10 Km pianeggianti arriviamo a Intra. Giriamo a destra alla prima rotonda, seguiamo le indicazioni per Trobaso prima, e per Santino poi.
Verbania – Tutto pronto per la sesta edizione della SPORTWAY Lago Maggiore Marathon in programma per domenica 6 novembre a Verbania. Un percorso unico che riesce a conciliare sport e bellezza, corsa e panorami suggestivi, coinvolgendo dai dilettanti ai runner più accaniti, i quali potranno puntare al proprio Personal Best nella cornice impagabile e suggestiva del Lago Maggiore d’autunno. In effetti, con il suo percorso che si snoda sulla litoranea piemontese del Lago Maggiore, la SPORTWAY Lago Maggiore Marathon è considerata una delle gare più panoramiche al mondo.
Cosa vedere sul Lago Maggiore? Le attività e le mete di interesse sul Lago Maggiore sono tantissime e adatte ai gusti e alle esigenze più diversi.
Il Lago Maggiore è infatti un territorio che offre, soprattutto in vacanza, una miriade di possibilità per tutta la famiglia. Le tantissime strutture ricettive attrezzate anche per i più piccoli, gli eventi di richiamo internazionale, la bellezza dei paesaggi ne fanno una località di vacanza davvero adatta a tutti.